Il Liceo di Aristotele

Aristotele tornò ad Atene nel 336. La Grecia era ormai nel dominio della Macedonia. Aristotele aprì la sua scuola in una parte del giardino di Apollo Licio. L'organizzazione della vita intellettuale nel Liceo non fu sostanzialmente differente da quella dell'Accademia. Possiamo pensare che la precedente ricostruzione immaginata della vita nell'Accademia si applichi altrettanto bene al Liceo. Tanto più che Aristotele presentava la sua scuola come la vera continuazione della scuola di Platone.

Per le necessità dell'insegnamento e della scuola Aristotele mise insieme una considerevole collezione di libri. Certamente anche Platone aveva una sua collezione, ma quella di Aristotele è considerata la prima vera biblioteca del mondo classico occidentale. Conteneva non solo le opere di Aristotele, quelle pubblicate e quelle ancora nella forma di appunti, ma anche opere di altri autori importanti. La vicenda di questa biblioteca si prolunga nei secoli successivi.

Aristotele precettore di Alessandro

Nel 342 Aristotele aveva ricevuto da Filippo II, re di Macedonia, l'invito a recarsi presso la corte, a Pella, per operare come istitutore del giovane Alessandro. L'incarico fu accettato e durò tre anni, fin quando Alessandro non fu chiamato agli impegni politici e militari. Questo incontro fece di Alessandro un amante della conoscenza e delle lettere, cosa che si rifletterà nella vicenda della futura 'città di Alessandro'. In seguito, tornato ad Atene, Aristotele ricevette da Alessandro un consistente finanziamento per la sua scuola. Ma gli ateniesi non amarono Aristotele, amico dei dominatori macedoni, che gli ateniesi neanche consideravano veri greci.

Teofrasto, Stratone e non Neleo

Alla morte di Aristotele nel 322 fu eletto scolarca Teofrasto, che ereditò la biblioteca e la incrementò con il suo contributo. Egli nel suo testamento lasciò tutti i libri a Neleo, forse pensando che sarebbe stato il suo successore. Ma alla morte di Teofrasto nel 287 fu eletto scolarca Stratone. E Neleo, con tutti i libri di Aristotele e di Teofrasto, lasciò il Peripato e si trasferì a Scepsi, in Asia Minore, il suo luogo di origine. Da questo momento per la filosofia peripatetica inizia un periodo di costante declino.

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